Nel 2021 cade il centenario della nascita di Giulietta Masina.
Non è mai stato dedicato un riconoscimento ispirato a questa artista, nota e celebrata in tutto il mondo meno che in Italia.
Dedicare un premio alla Masina non solo è doveroso, ma emblematico per tanti motivi: i personaggi da lei interpretati e spesso rimasti in secondo piano, il suo ruolo “musa-ombra” con Fellini, la sua discrezione e nello stesso tempo la sua bravura.
Il motivo per cui abbiamo deciso di dedicare un premio alla sua arte, quindi, non è solo perché la maggior parte dei personaggi da lei interpretati nella sua carriera sono “ultimi”, emarginati o “border line”, come si direbbe adesso, ma perché riteniamo che sia fondamentale per un/una artista potersi “esporre” e impegnarsi in prima persona per poter fare materialmente qualcosa rispetto alla Società. E noi crediamo molto nel valore dell’arte come strumento per poter migliorare il mondo.
Non so se la Masina abbia nella sua vita privata effettivamente agito in questa direzione: il libro di “lettere” ai periodici, ci fa intuire comunque una sensibilità verso una umanità che già allora dava segni di disattenzione verso il prossimo.
Nonostante le difficoltà organizzative e la mancanza di sostenitori importanti del premio, vorremmo partire da questa manifestazione di sabato per strutturare a partire dall’anno prossimo qualcosa di più grande: dare valore all’artista Masina (abbiamo già sentito anche il Centro Sperimentale di Cinematografia, ma anche loro al momento sono molto in difficoltà con le attività per via del Covid) e nello stesso tempo potenziare l’idea del connubio tra Arte e Sociale che invece è la caratteristica del lavoro della nostra onlus da anni. Coinvolgere le istituzioni quelle che si occupano di Cinema, di Arte… Avere avuto un interlocutore prestigioso come l’ETRU è stato incoraggiante e di buon auspicio per il futuro.
Perché la scelta di premiare quest’anno Anna Foglietta? Una attrice che ha fatto la gavetta e conquistato vette importanti, ma che nello stesso tempo non ha mai dimenticato la necessità di dedicarsi alle persone meno fortunate. Nel suo caso in particolare verso i bambini, con la sua onlus “Every Child is My Child”, con cui è riuscita a coinvolgere decine di artisti che periodicamente si mettono in gioco per la onlus.
Il tutto, senza sbandierare ai media questo impegno costante come un trofeo, ma “nell’ombra”.
Vorremmo partire da questa “edizione zero” del premio, per strutturare meglio per il futuro il tutto: valorizzare la figura di Giulietta Masina come si deve e farne un premio che sia dato a una artista che oltre alla sua bravura sia in grado di coniugare anche l’impegno nel sociale. E vorremmo che Anna sia esemplare in questo, così come lo è nella vita. (Pascal La Delfa, ideatore del premio)